inte(g)razione..

tra il Dire e il Fare c'è di mezzo.. "e il"

inte(g)razione..

Postato domenica, ottobre 19 alle 10:09 PM da _marco | E-mail this post

Tutte le volte che sento parlare di extracomunitari, immigrazione, multiculturalità, differenze etniche, e chi più ne ha, più ne metta, mi torna alla mente una considerazione che sentii tempo fa e che trovai particolarmente azzeccata o per lo meno condivisibile da parte mia.

In ogni telegiornale, giornale, trasmissione, discussione da bar, in cui si finisca per discutere di qualcuno di questi argomenti (e ultimamente capita anche più spesso del solito); si arriva a parlare di integrazione; Ecco.. questa parola è diventata ormai così immediata e così abusata in queste discussioni da risultare addirittura Scontata, e oserei dire, quasi fuori luogo.
Pensare che la risultante di una convivenza di differenti culture, idee, tradizioni, sia l'adeguamento delle minoranze a ciò che sono gli usi e i costumi della maggioranza (perchè in fin dei conti questo è ciò che letteralmente vuol dire integrazione) lo trovo un discorso populista e poco reale. L'incontro con la diversità, se non si cerca in tutti i modi di rimanere da ambo le parti, chiusi in se stessi, porta per forza di cose alla INTERAZIONE , al cambiare reciprocamente, .. al crescere.
Questo lo dimostrano i bambini, lo dimostra la storia e l'evoluzione.

ps:son stato abbastanza noioso per stasera? =)

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giovane varesino di belle speranze:) nel tempo libero, laureando in design (non ingegneria per carità..) presso il politecnico di milano
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