tra il Dire e il Fare c'è di mezzo.. "e il"



caos..

0 comments

"Bisogna avere un caos dentro di sé per generare una stella danzante."
Nietzsche

Questa è la maglia che avevo addosso oggi, è una maglia vecchia e rovinata ma ogni tanto la metto lo stesso. Un mesetto fa mentre ero a taizé, ero stato fermato da un polacco che dopo avermi fissato per un po' mi aveva chiesto la traduzione della frase..Mi ero sollevato perché temevo si fosse innamorato di me..era un tipo un po' strano, sembrava proprio in un mondo tutto suo, gli spiegai cosa voleva dire(o meglio la traduzione..) ma non sono sicuro che abbia capito.. mi sembrò comunque soddisfatto e me ne andai..
Spesso sento dentro di me un gran caos, a volte di più a volte meno a volte per nulla.. dipende molto da cosa mangio ho una digestione a volte lenta..E' comunque vero che questo caos produce qualcosa, tutti i giorni, ma dubito fortemente che si tratti di una stella (per di più danzante) In realtà non posso però metterci la mano sul fuoco perchè raramente mi giro a controllare.. magari ora che ci ho riflettuto controllerò più spesso..
Sono un amante del caos (inteso stavolta come disordine). Da qualche mese, ogni sera, quando vado a letto e guardo la mia stanza prima di chiudere gli occhi, vedo come sia stranamente ordinata.. non sembra la mia.. ma la ragione è semplice: ormai ci entro solo per andare a dormire.. passo tutto il giorno in ufficio.. ah già l'ufficio.. il caos della mia camera si è magicamente spostato lì; la mia scrivania non è più una scrivania, ma un tappeto di fogli, post-it, caramelle e non so bene cos'altro (dovrei controllare)..
Il caos è facile da ottenere, sono migliaia, milioni, anzi infinite le combinazioni che portano al caos..l'ordine è molto più complicato da ottenere, solo poche combinazioni o forse una soltanto..è facile dire che il caos , il disordine sono più belli, non noiosi, sempre diversi..
E' vero.. ma spieghiamolo a quel bambino che si scervella per mettere al posto giusto tutte le tessere del puzzle, diciamogli che in realtà è noioso e che deve smettere di giocare..

So che il caos di Nietzsche non era questo.. ma la stella la aspetto lo stesso..

quick comment..


pensieri notturni..

4 comments

Ricordo sempre con tanto amore i miei LEGO.. Li ricordo con amore perchè mi ricordano anni lontani e così belli.. Dei lego non ricordo le scatole, ricordo un po' le istruzioni, che seguivamo con attenzione (secondo me soprattutto per far contenti i genitori che avevano piu soddisfazione di noi nel vedere che avevamo riprodotto quello che era disegnato sulla scatola). Ricordo il distruggere dopo un po' le costruzioni e buttare tutti i pezzi nel saccone... già, Il saccone.. è la cosa che ricordo con più nostalgia.. di tela, blu, enorme per me bambino. Lo ricordo per le sensazioni che mi ha saputo dare. Mi ricordo nuotarci dentro come Zio Paperone nei suoi dollari, mi ricordo il rumore dei mattoncini che si sfregano tra loro (è un rumore unico.. che fanno solo i lego), mi ricordo le mie mani agitarsi in quel sacco, ricordo gli spigoli dei mattoncini sulle mie dita; ricordo mia sorella seduta in mezzo al sacco, guardarci, mentre noi cercavamo quel cavolo di 2x4.."ma non vedì? quello è il 2x6, a noi serve il 2x4..""ah già, vero"..
Che figo..
Il mio saccone è ancora in cantina da qualche parte,.. ricordo solo che una volta si è parlato di passarlo al cuginetto.. ma scherziamo?col cavolo.. è mio..
E prima o poi lo riapro e ricomincio a giocare..

quick comment..


invertito..

1 comments





Gli elettricisti lo sanno.. il filo rosso deve andare col rosso , non lo puoi mettere con il blu.. o fai un cortocircuito.. Anche un bombarolo lo sa e allora inverte i fili così poi nessuno sa più come disinnescare la bomba.. "cosa taglio ora? il rosso o il blu??" e se sei daltonico e non riesci a distinguere i colori?mah.. per fortuna arriva sempre Mac Gyver che sa cosa fare.. ma prima o poi vedrete che salta in aria pure lui..

quick comment..


based on a true story..

2 comments


L'altra sera andai a correre, era l'orario giusto, quando il sole inizia a scendere e il suo calore è solo un tepore che mi avvolge, ma ancora c'è tanta luce e non rischio di inciampare(anche se sono senza occhiali). Non amo correre per strada, mi piace un bosco, con i suoi sentieri, i suoi sassi, le sue radici, le sue pozzanghere; così anche quella sera mi inoltrai tra gli alberi, respirando quell'aria fresca e ricca di umidità che è così bello far entrare nei propri polmoni. Correvo bene quella sera, andavo veloce..
A un tratto qualche metro davanti a me vedo qualcosa muoversi per terra, agitarsi, sembra chiedere aiuto, ma son senza occhiali, non vedo bene..mi avvicino e dopo un po' quello che fino ad ora era solo una macchia di colore, prende forma..mi avvicino ancora: è un pettirosso, forse ferito, si agita in mezzo al sentiero, proprio davanti a me. Oramai ho rallentato, rallento ancora e mi fermo..
E' strano perchè si agita, muove le sue ali, apre il suo becco, come per gridare, ma nn esce alcun suono, lo guardo, è un pettirosso, sembra un pettirosso.. mi chino su di lui.
Tendo la mano verso di lui, lo ho quasi toccato, ma all'improvviso un grido sopra la mia testa rompe il silenzio della natura. Volgo il mio squardo verso l'alto, mi basta un istante per vedere un corvo nero e minaccioso in picchiata verso di me. Non ho tempo di pensare ma voglio aiutare quel pettirosso che mi ha fatto fermare lì, continuo il gesto della mia mano e faccio per afferrarlo; prima ancora di guardare sento un forte dolore a un dito e solo allora vedo che non c'è nessun pettirosso, un altro corvo è lì per terra e mi guarda con un sorriso che mi irride e con degli occhi che hanno quella luce di chi sa di avermi fregato..e mi hanno fregato davvero, il loro agguato ha funzionato, ora posso solo provare a fuggire.. con la mano dolorante e sanguinante mi metto in piedi e inizio a correre.. corro, salto le radici , evito i sassi e le pozzanghere che intralciano il mio cammino, corro veloce, ma devono passare molti minuti prima che le beccate dei corvi non si facciano più sentire sulla mia schiena, sulla mia testa, sulle mie gambe.. Solo allora mi volto indietro e vedo il solito sentiero, tutto è finito.. mi siedo respiro e tranquillo mi addormento... o mi sono appena svegliato?

quick comment..


11...


per l'undici settembre mtv trasmise uno spot che mi colpì molto.. le due torri stilizzate che diventavano il simbolo della pausa.. lo trovai geniale.. e poi coincidenza l'undici stesso come numero è il simbolo della pausa.. o di uno stop..

quick comment..


1..2..3..surprise!

2 comments

Oggi a lavoro mi è venuta in mente una di quelle domande esistenziali che aprono orizzonti infiniti di riflessione, che ti fanno capire che è bello avere una testa per ragionare e un cervello per rendersi conto di non capire.
Non so perchè mi sia venuta in mente proprio questa.. forse perchè sta arrivando l'autunno (lasciatemi illudere che sia così, visto che passo tutto il giorno in ufficio..nn ditemi che ci sono ancora 30°C) ma non è importante il "perchè"; ma il "dove" potrà condurmi questa domanda:

- se il buco nella castagna serve per uscire.. come fanno i bruchi a entrare nelle castagne?..-

non è la prima volta che ci penso.. ma non ho mai trovato una risposta (forse perchè non la ho mai realmente cercata..) è una domanda senza soluzione per me.. come quei delitti nei libri gialli in cui il morto è stato ucciso in una stanza chiusa dall'interno.. ma io purtoppo non sono il commissaro Maigret, Agatha Christie, Jessica Fletcher, non sono neanche uno di CSI.. che cavolo ne so..

quick comment..


"non credete a quel tale!.. è uno smiley!"

1 comments

Se ci fosse uno di quei bei sondaggi con opinionista -stile studio aperto con Del Debbio- che chiedesse ai passanti: "secondo lei, la nostra società è basata sull'apparenza e la falsità?" beh..son sicuro che tutti sarebbero daccordo; ma la realtà è che tutti siamo capaci di dire che qualcosa non va, ma spesso non riusciamo a vedere quelle piccole cose di tutti i giorni che ci annebbiano la vista impedendoci di vivere in un mondo migliore..
Mi rendo conto che la discussione è molto interessante ma rischia anche di diventare lunga e dispersiva e quindi arrivo subito agli smileys che sono l'oggetto (anzi il soggetto) di questo post.
Negli ultimi anni si stanno diffondendo a macchia d'olio, trovano modi e stili sempre nuovi per manifestarsi, si riescono a mimetizzare ovunque, e ormai siamo abituati a vederli e ci fidiamo di loro.. sono diventati ormai da un bel po' un vero e proprio linguaggio, un modo di comunicare.
Già.."comunicare" ma che cosa? In reatà non ci si può fidare di loro; sono una maschera che riesce a mutare il senso di una frase, nascondere i reali pensieri, ..fingere.. posso essere triste ma sembrare felice :) posso essere felice ma non darlo a vedere :-/ posso esser serio ma fingere di scherzare :P .. sono subdoli e ingannatori..

però, in fondo sono simpatici e nn potremmo farne a meno vero? :-)
o forse no :-(
ma dai che scherzo.. :-P
avevo solo voglia di scrivere una stronzata :-|

^_^

quick comment..


About me

  • I'm _marco
  • From varese, va, Italy
  • giovane varesino di belle speranze:) nel tempo libero, laureando in design (non ingegneria per carità..) presso il politecnico di milano
  • chi sono e ciò che amo...

My photos on Flickr

www.flickr.com
This is a Flickr badge showing public photos from marco^_^. Make your own badge here.

My weekly music

Blog

    Altri link

    Ultimi post

    Scorsi mesi

    Recommended


    se non apri questa pagina..