18Dicembre. All'assemblea generale delle nazioni unite 104 paesi votano a favore della moratoria contro la pena di guerra in tutto il mondo; 54 paesi votano per continuare a poter giustiziare i propri detenuti, 29 paesi si astengono.
Un risultato importante più per il valore simbolico e politico, che per l'effettiva capacità di cambiare nell'immediato lo status quo, ma che già ora porrà i paesi membri in condizione di dover dichiarare all'ONU ogni anno i dati relativi alle esecuzioni capitali effettuate, motivazioni, processi,ecc.. Cosa che alcuni paesi, come la Cina, nascondono dietro il segreto di stato.

54 paesi contrari all'interno dell'ONU non sono pochi, e, vedere Washington e gli Stati Uniti (portavoce autodichiarati del mondo "civilizzato" e della democrazia) affiancare la Cina e i vari Stati "canaglia", lascia pensare.
Dovrà cambiare proprio la mentalità di tante persone non solo dove la pena di morte esiste; un po' come dice Zanotelli riferendosi alla guerra, anche la pena di morte deve diventare un
tabù, qualcosa di inconcepibile; perchè fino a che si dirà "...però, per quei crimini orrendi..." "ci vorrebbe davvero.." "ecc.."; allora ci sarà sempre una porta socchiusa da potere aprire.
Le stime dicono che nel 2006 le esecuzioni siano state oltre
5600: i numeri della Cina sono incredibili(si parla di 5000 esecuzioni stimate); ma anche le altre uccisioni fanno paura
600, 2 al giorno!

Consiglio film per restare in tema. Ho da poco rivisto Dead man walking, con Sean Penn, bel film commovente, duro, intelligente..forse non adatto per una serata "pop corn e cocacola" ma da vedere.